Come aprire un negozio virtuale

Con il progressivo aumentare del costo della vita, sempre più italiani si dedicano all’acquisto online. Molti beni, anche di tipo alimentare, vengono sempre più spesso acquistati in linea, su siti di e-commerce di ogni genere.

Per questo motivo aprire un negozio virtuale è oggi quasi una necessità per chi ha qualcosa da vendere ma vuole mantenere prezzi accattivanti.
Un negozio reale implica spazi imponenti, spese fisse come affitto, acqua, luce, gas e una burocrazia a volte noiosa e comunque sempre più complicata del necessario.

Un negozio virtuale non necessita di grandi spazi, e neppure di un punto vendita aperto al pubblico. L’unica cosa che occorre è l’autorizzazione per l’esercizio commerciale che si intraprende e basta.
Aprire un negozio virtuale oggi, inoltre, significa esporre la propria merce a una platea virtualmente infinita, che non deve essere obbligatoriamente localizzata ad un preciso distretto geografico e che non è quindi soggetta a molte delle limitazioni di un negozio reale.

Per contro, non si ha il vantaggio di una postazione visibile, di una vetrina, per così dire, e per la fidelizzazione della clientela, mancando tutto l’aspetto del rapporto umano, occorre affidarsi semplicemente alla rete.

Aprire un negozio virtuale è operazione tutto sommato semplice, che può essere svolta in due modalità, abbastanza simili tra loro.

Innanzitutto occorre ovviamente un sito abbastanza ben fatto, semplice, veloce e, soprattutto, fruibile e chiaro. Le foto degli articoli in vendita dovranno essere rappresentative del prodotto (ricordiamoci che stiamo parlando di cose che il potenziale acquirente non può “toccare con mano”) e quindi proposte con una buona definizione, che dovrà essere abbastanza alta da pagare l’occhio ma non così alta da renderne lo scaricamento lento; altro aspetto è quello della fruibilità per i device mobili, come smartphone e tablet, oggi sempre più alla ribalta nella navigazione.

La merce venduta dovrà essere garantita anche più che se venisse venduta in un negozio vero e soprattutto dovrà garantire un recapito all’acquirente veloce e garantito, insieme ad una efficace e veritiera polizza di storno, sostituzione e rendita qualora l’articolo non soddisfi pienamente le aspettative dell’acquirente.

Per quanto concerne il metodo di pagamento abbiamo la differenziazione in due modalità anticipata sopra.

Un e-commerce deve garantire ovviamente la possibilità di pagare online con carta di credito, ma anche contrassegno, una modalità antiquata ma che, specie su grosse cifre, rappresenta ancora la principale modalità di pagamento.

Per quanto riguarda la parte di pagamento online le modalità sono essenzialmente due: o tramite banca che fornisce il servizio, oppure tramite sistema di verifica online fornito da terze parti come carte di credito istituzionali (Visa, Mastercard, Amex etc. etc.) oppure come Paypal, che fornisce un semplice servizio di verifica del pagamento.

Tramite banca i costi sono elevati, anche e per contro viene fornito un servizio molto più professionale, compresa la pagina di verifica del pagamento online e di emissione della relativa fattura all’acquirente, cosa che non tutti gli altri servizi offrono.
La scelta dipende dalle dimensioni dell’e-commerce implementato e dal numero di acquisti, oltre che dalle proprie personali necessità finanziarie, commerciali e fiscali.

Il suggerimento è di porre particolare attenzione a questo aspetto che rappresenta il nocciolo della questione e dell’attività stessa.

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