Buoni spesa gratis: molto più dei buoni pasto

Nell’affrontare un argomento di crescente importanza come quello dei buoni spesa gratis, che stanno diventando elementi sempre più rilevanti dei nuovi sistemi economici, fra i punti più importanti c’è quello di chiarire esattamente di cosa si tratti; per la somiglianza nel nome e nel funzionamento, infatti, i buoni spesa gratis vengono spesso confusi, nel parlare comune, con i più vecchi e diffusi buoni pasto, che ormai da diversi anni sono uno strumento di pagamento noto e utilizzato, e che spesso si vedono spendere nei bar e nei ristoranti da ogni tipo di categoria di persone.

I buoni per fare la spesa gratis, infatti, sono simili solo nel nome e nella forma ai buoni pasto. I buoni pasto sono dei ticket di valore predefinito, infatti, che spesso fanno parte dei benefit previsti da molti contratti di lavoro, e che sono spendibili come contante purchè ne venga fatto uso esclusivamente per acquistare derrate alimentari. Inizialmente, erano stati progettati proprio per permettere ai lavoratori di acquistare il proprio pasto, durante la pausa, in un bar o in un ristorante, senza spendere di tasca propria. In quanto strumenti, dunque, i buoni pasto (i famosi Ticket Restaurant, ad esempio) erano sì molto utili, ma altrettanto limitati: anche quando diversi supermercati iniziarono ad accettarli – sempre solamente per l’acquisto, però, di cibi e bevande – rimasero dunque chiusi in un preciso cerchio d’uso. Niente di tutto questo, invece, accade con i buoni spesa gratis.

Quando parliamo di buoni spesa gratis, infatti, dobbiamo innanzitutto eliminare quello che fu il più grande limite dei buoni pasto, ossia la restrizione di destinazione. Usando questi strumenti, non siamo più obbligati ad acquistare esclusivamente cibi e bevande: i buoni spesa gratis sono pressochè equivalenti ai contanti, perchè possono essere utilizzati per comprare articoli di qualsiasi tipo, che si tratti di abbigliamento, di elettronica, di cibi, di benzina – o perfino, spesso, di servizi evoluti, come noleggi auto, o vacanze in crociera. L’unico limite è dato dalla rete di esercizi commerciali che li accettano, che si sta però ampliando – come sempre, al diffondersi di uno strumento interessante – a velocità notevolissima.

Non confondiamoci, quindi: quando stiamo parlando di buoni spesa gratis non abbiamo di fronte un modo comodo di comprarci un panino e una coca-cola, ma di uno strumento che può trasformarsi in qualsiasi bene materiale con l’identica immediatezza del contante. Non è un caso che diversi network d’acquisto stiano puntando sui buoni spesa gratis come ricompensa offerta ai soci per la loro attività di passaparola, anche grazie alla vantaggiosissima tassazione alla fonte che li rende anche fiscalmente interessanti per tutti.

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