Quanto è sicura l’acqua che beviamo?

L’acqua è un bene prezioso. Questa frase è ormai diventata lo slogan di molte campagne di sensibilizzazione mirate a far comprendere quanto importante sia limitare gli sprechi e curare questa risorsa così preziosa. Le motivazioni per cui si pone tanta attenzione sull’acqua sono principalmente legate al fatto che solamente una piccola percentuale di essa può essere bevuta. Questa percentuale, però, è in costante diminuzione proprio a causa delle attività umane.

Con il passare del tempo, il cambiamento climatico sta modificando la geografia idrica del nostro paese e di tutto mondo, con molte aree, un tempo fertili, sempre più a rischio desertificazione. Lo spostamento delle risorse idriche rischia di mettere in ginocchio soprattutto i paesi più poveri. Un’altra importante componente alla base del problema è anche l’inquinamento ambientale, dovuto a scarichi delle industrie chimiche, fertilizzanti utilizzati nella coltivazione, mala gestione dei rifiuti e scarichi di acque nere non controllati o mal funzionanti.

Come l’inquinamento influisce sull’acqua

Le sorgenti d’acqua dolce che vengono utilizzate per produrre acqua imbottigliata o per rifornire le linee idriche urbane sono principalmente sotterranee. Esse passano tra strati di rocce impermeabili che preservano lo stato dell’acqua arricchendola anche di minerali. In alcune parti, però, lo strato di rocce impermeabili viene meno e la sorgente può venire a contatto con l’ambiente esterno. Queste zone consentono alle tossine e agli agenti esterni presenti nel terreno di inquinare le falde acquifere rendendole non potabili o facendo sì che sia necessaria un’opera di potabilizzazione.

Questo inquinamento deriva dagli scarichi di industrie (soprattutto se non a norma di legge), dall’utilizzo intensivo di fertilizzati, sempre più necessario vista l’alta produttività dei terreni richiesta dal mercato e, in parte, anche da depositi di rifiuti di vario genere abbandonati.

Prevenzione e cura dell’acqua

Con il passare del tempo molti più enti si stanno interessando a preservare o migliorare lo stato delle nostre preziose falde acquifere. Nonostante sia avvenuta la privatizzazione della distribuzione dell’acqua, i controlli rimangono alti sia da parte di aziende private, sia da parte di enti governativi. Chi imbottiglia o fornisce l’acqua tramite rete idrica ha comunque un largo spazio di manovra per migliorare lo stato dell’acqua. Ciò significa che è possibile attuare alcuni processi per rimuovere gli inquinanti di tipo batterico, virale e, in alcuni casi, anche derivanti da metalli pesanti.

Un passaggio fondamentale è la filtrazione, utile a eliminare detriti macroscopici, seguita da una microfiltrazione che riduce o elimina il numero dei microrganismi. A seguito avvengono altri trattamenti in base alla necessità. L’acqua può essere disinfettata tramite luci ultraviolette o composti chimici per eliminare tutte le forme di vita. Al contempo alcune sostanze sono impiegate per reagire con i metalli presenti, facendoli così precipitare.

Tra le azione preventive c’è invece un costante controllo delle zone adiacenti alle falde acquifere. Ciò avviene tramite continui prelievi e carotaggi per assicurarsi che il terreno non sia inquinato. Ciò avviene tramite enti pubblici o aziende private, come può essere www.carsico.it, gruppo che si specializza nei rilievi e nell’analisi di campioni per indagini ambientali. Altra azione preventiva è quella di limitare o vietare la presenza di fabbriche, depositi o attività potenzialmente pericolose nell’area che delimita le zone di rischio che potrebbero portare a contaminazione.

L’acqua che beviamo è sicura?

Salvo casi e situazioni eccezionali, l’acqua imbottigliata e l’acqua distribuita dalla rete idrica nazionale è sicura, controllata e rispetta normative severissime. I controlli sono costanti e su campioni raccolti nell’arco di lunghi periodi in modo da non lasciare spazio ad errori. Nonostante alcune zone d’Italia siano più fortunate di altre per quanto riguarda le qualità organolettiche dell’acqua, in linea generale potremmo affermare che le preoccupazioni a riguardo sono spesso ingiustificate.

Related Post