Dalla funzione alla formazione: chi è il coordinatore genitoriale

All'interno del nucleo familiare, i genitori hanno il compito di favorire lo sviluppo del benessere emotivo, sociale, psicologico e cognitivo dei propri figli, accompagnandoli in un processo di crescita sicuro orientato all'autonomia e all'adultità. Tuttavia, quando i genitori non sono in grado di raggiungere una soluzione ai loro conflitti e questa situazione rischia di arrecare danni al bambino, come episodi di violenza e maltrattamenti, diventa necessario trovare una soluzione che ponga fine a questa situazione, creando un contesto familiare adatto alla crescita sana dei figli. In questo caso, è possibile rivolgersi a un professionista esterno e imparziale, con competenze multidisciplinari, in grado di mediare la situazione di conflitto preservando il benessere emotivo e psicologico dei bambini coinvolti. Questa figura è chiamata Coordinatore Genitoriale ed è stata introdotta nei tribunali in Italia, seguendo gli Stati Uniti, dove ormai da vent'anni tale professionista viene coinvolto nella risoluzione di gravi crisi familiari. Tale figura professionale è nata per affrontare le molteplici sfide che sorgono all'interno delle famiglie in cui si verificano situazioni di devianza, povertà sociale ed educativa. Queste dinamiche conflittuali coinvolgono specificamente i nuclei familiari con figli minori e diventano ancora più complesse in caso di separazione e divorzio.

Coordinatore genitoriale: chi è e che ruolo ha

In America, il Parenting Coordination, secondo le linee guida dell’Association of Famiy and Conciliation Court , è intenso come un processo di risoluzione alternativa delle controversie centrato sul bambino, attraverso il quale  uno psicologo o un esperto in campo giuridico, entrambi con competenze in mediazione familiare, abbiano il compito di assistere genitori che si trovano in una situazione di conflitto non risolvibile facilmente dalle singole parti. Il Coordinatore Genitoriale dovrà aiutare i genitori ad attuare un piano genitoriale, al fine di risolvere la disputa. Guida i genitori nel comprendere i bisogni dei figli e, con il consenso delle parti e l'autorizzazione del giudice, può prendere decisioni nell'ambito delle disposizioni del tribunale.       
Le linee guida americane descrivono il metodo utilizzato da questo professionista come un "modello integrato", che richiede una formazione multidisciplinare che comprende conoscenze e competenze in mediazione familiare, psicologia, psichiatria e una solida base giuridica.

In Italia, i giudici ordinari stanno sempre più spesso ricorrendo a questa figura professionale, ritenendola la più adatta per risolvere situazioni di conflitto al di fuori dei procedimenti giudiziari. A differenza di altri strumenti, come l'intervento dei servizi sociali o la mediazione, il Coordinatore Genitoriale fornisce un supporto che va oltre la mera protezione dei bambini. Trasmette ai genitori gli strumenti e le strategie per risolvere il conflitto, facilitando la comunicazione e il coordinamento, con l'obiettivo di favorire la risoluzione delle controversie. In questo modo, l'attenzione si concentra sui genitori, mentre i figli ne beneficiano indirettamente.

Per poter svolgere il ruolo di Coordinatore Genitoriale, è importante che il professionista abbia una laurea in giurisprudenza o psicologia, o una laurea che fornisca le conoscenze di base richieste nelle aree giuridica, psicologica, psichiatrica e di mediazione familiare. Per acquisire le competenze specifiche è fondamentale seguire un master in Coordinamento Genitoriale può aiutare, che fornisce nozioni e strumenti per risolvere le controversie legate alla genitorialità e prevenire situazioni di disagio nel processo di crescita dei minori. Tuttavia, a causa degli impegni professionali, non sempre è possibile per il professionista riuscire a seguire un master di primo o secondo livello in presenza. Per superare questa limitazione e permettere la formazione continua, molte università offrono programmi di master online, come l'Università Telematica Niccolò Cusano.

Il Coordinatore Genitoriale viene nominato dal giudice. Il suo intervento, almeno in fase iniziale,  è volto a valutare il conflitto esistente tra i genitori, raccogliendo informazioni sulla situazione familiare. Successivamente, interviene seguendo le dinamiche del Parent Training, svolgendo una funzione educativa per i genitori al fine di favorire lo sviluppo dei bambini e limitare l'impatto dei loro contrasti, per evitare che la situazione diventi irreversibile causando nei nigli l’emersione di comportamenti problema.

È importante sottolineare che questo intervento non è sempre semplice. Richiede un processo di consapevolezza da parte dei genitori circa le conseguenze del conflitto sulla prole e la volontà di mettere in discussione se stessi. Se i genitori si trovano nell'incapacità di prendere decisioni, il coordinatore avrà il compito di assumere le decisioni necessarie, nel rispetto dei limiti stabiliti dal giudice, e potrà fornire delle raccomandazioni in ogni momento.

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